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Videoconferenza con dibattito: Gli anni perduti di Gesù

I quattro vangeli riconosciuti dalla Chiesa Cattolica scritti da Matteo, Marco, Luca e Giovanni raccontano della vita di Gesù che va dalla nascita fino agli anni della sua morte e resurrezione, ma in nessuno dei quattro viene mai raccontato il periodo che va dall'adolescenza fino ai trent'anni del maestro. In pratica manca un arco di vita di circa vent'anni!

Se chiedete ad un prete o ad un biblista esperto come mai non vengono descritti quest'anni, vi viene risposto che non sono così importanti da essere raccontati e che Gesù ha semplicemente aiutato il padre Giuseppe nel mestiere di falegname. Eppure stiamo parlando della formazione e della maturità che raggiunge Gesù che poi lo porterà ad iniziare la sua missione… beh direi non cosa da poco!

Un bambino che a dodici anni se ne scappa all'insaputa dei genitori e che se ne sta a conversare nella sinagoga con gli anziani, meravigliati della sua conoscenza delle scritture, non credo proprio che se ne stia buono buono nascosto in silenzio in una bottega!

Cosa ha fatto in quegli anni? Con chi ha vissuto? Ha avuto dei maestri?

Secondo alcuni studiosi ci sono tracce del suo passaggio in una delle antiche vie della seta tra l'India e il Khashmir. Addirittura esisterebbe un testo, diviso in due rotoli e scritto in Pali, che e attesterebbe la sua permanenza in Tibet dove in questi anni mancanti e non raccontati nei vangeli avrebbe incontrato il suo maestro.

In questi luoghi è conosciuto con vari nomi: Yuz Asaf, Issa (trad. spirito di Dio), Ishvara Putaram (trad. figlio di Dio, Kanaya Garbam (trad. nato da una vergine).

Percorriamo insieme questo viaggio alla ricerca degli anni perduti di Gesù lunedì 18 marzo 2024 dalle ore 20:00 presso la sede dell'associazione sita in via De Liguori, 20 a Sarno (SA).

L'evento è a numero chiuso (max 20 persone) con prenotazione obbligatoria. Coloro che desiderano partecipare sono pregati di confermare la loro presenza al 328 65 86 978 oppure inviando un messaggio WhatsApp .

L'incontro è gratuito (è gradita un'offerta libera per coprire le spese di gestione del locale).

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Kōan del giorno 「公案」

Non appena ci siamo noi stessi liberati dai fraintendimenti del Sé, dobbiamo immediatamente risvegliare la nostra più riposta, pura e divina saggezza, che i maestri Zen chiamano la Mente del Buddha, o Bodhi, o Prajna. Essa è la luce divina, il cielo interiore, la chiave di ogni tesoro morale, la fonte di ogni potere e influenza, il luogo della gentilezza, giustizia, simpatia, amore imparziale, umanità e misericordia, la misura di tutte le cose. Quando tale interna saggezza è pienamente risvegliata, siamo in grado di capire che ognuno di noi in spirito, essenza e natura, si identifica con la vita universale o Buddha, che ognuno vive faccia a faccia con il Buddha, circondato dalla sovrabbondante grazia del Benedetto, e che Egli desta la sua natura morale, schiude i suoi occhi spirituali, svela la sua nuova potenza, stabilisce la sua missione, e che la vita non è un oceano di dolore, vecchiaia e morte, né una valle di lacrime, ma il sacro tempio del Buddha, la 'Pura Terra' dove noi possiamo attingere la benedizione del Nirvana.
Non si aprono le nostre menti a quel punto a una trasformazione totale? Non più la rabbia e l'odio ci opprimono, l'invidia e l'ambizione ci insidiano, il dolore e il rimpianto ci fiaccano, la malinconia e la disperazione ci sopraffano
Kaiten Nukariya

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