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Arriva il passaporto vaccinale

Con il nuovo decreto riaperture del governo Draghi, che entrerà in vigore da lunedì 26 aprile 2021, sarà possibile spostarsi tra regioni localizzate in zona rossa ed arancione solo se muniti di Certificazione Verde COVID-19.

Che cos'è e a cosa serve?

È un pass cartaceo o digitale, che servirà per regolare gli spostamenti in Italia tra le regioni in zona arancione o rossa. Avrà una durata di 6 mesi per i vaccinati ed i guariti e di 48 ore per chi si sottoporrà ad un test antigenico o molecolare con esito negativo.
Sarà valido anche per spostarsi tra i Paesi europei.

Ma sarà davvero efficace a limitare e contrastare la diffusione del COVID-19?

NO! ASSOLUTAMENTE NO!!! Per la semplice ragione che una persona vaccinata con un qualsiasi "vaccino" attualmente autorizzato in Italia (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson) é ancora in grado di trasmettere il COVID-19 ad altre persone e di contrarlo. Quello che fanno i vaccini è di proteggere le persone dai sintomi più gravi della malattia, cioè quelli che mandano le persone all’ospedale in terapia intensiva e che, nei casi peggiori, ne causano la morte.
Quindi limitare la nostra libertà di circolazione in questo caso ai fini di prevenire i contagi non serve assolutamente a niente!

Insomma la solita assurda porcheria senza senso, che si ripete ormai da più di un anno a questa parte, voluta da una classe politica d'incapaci appoggiati e consigliati, mi chiedo ora, da quale comitato tecnico-scientifico di esperti. L'unico loro obiettivo è costringere tutta la popolazione a sottoporsi ad una terapia genica, perché di questo si tratta, per giunta pure sperimentale che va a modificare il DNA e che nessuno conosce le conseguenze che porterà a lungo termine. È stato definito proprio in questi termini in conferenza stampa dal generale Francesco Paolo Figliuolo, il commissario straordinario per l’emergenza COVID-19 voluto da Draghi:

Mai nella storia dell'uomo si era riusciti a produrre in così poco tempo un vaccino contro una terribile pandemia, ma soprattutto si è iniettato in pochissimo tempo decine di milioni di dosi di vaccini senza saperne chiaramente l'esito se non quello sperimentale che ha portato il vaccino ad essere approvato dalla comunità scientifica e dalle agenzie regolatorie.

Le conseguenze a breve termine le stiamo vedendo adesso con numerose persone, ahimè troppe, che stanno morendo di trombosi e nonostante l'evidenza ci continuano a dire che non ci sono nessi o correlazioni tra la somministrazione del vaccino e le trombosi.
In un primo momento ci avevano detto che erano sicuri. Ora che i benefici superano o rischi .

Siamo ancora liberi di ammalarci e di curarci come ci pare e piace?
Non dimenticherò mai quello che mi disse un medico, quando mi rifiutai di farmi le analisi del sangue per indagare se fossi un soggetto a rischio d'infarto. Alla mia contrarietà e alla sua insistenza dissi: «non voglio avere questa spada di Damocle sulla testa preferisco morire tranquillo». Lui mi rispose: «non possiamo permettertelo!».
La vita è mia e ne decido io delle mie sorti!

Vaccinarsi deve essere una libera scelta senza essere forzati in alcun modo. Altrimenti significa che ci troviamo in una dittatura sanitaria vera e propria!

Palando di dittatura questo passaporto ricorda molto l'ahnenpass (trad. letteralmente "passaporto genealogico") nazista, che certificava che una persona poteva essere considerata "ariana" con un "sangue puro" e che senza il quale non poteva frequentare la scuola superiore, sposarsi o trasferirsi all'interno del Terzo Reich.

Come si è arrivati fino a questo punto? Perché glielo abbiamo concesso!!!

Se continuiamo ad accettare queste leggi ingiuste, condividiamo con uno Stato simile la corruzione e l'illegalità. Rimanendo passivi faremo la fine della rana bollita:

Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’, tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a 50° avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori dal pentolone. Tratto dal libro “Media e Potere” di Noam Chomsky

Ed è esattamente qui che vogliono portarci: ad adattarci a situazioni spiacevoli e deleterie senza reagire, se non quando ormai sarà troppo tardi e non potremo far più nulla, in una società controllata dai poteri forti ancor più di quanto lo sia adesso.

Antonio Manzo

22 apr 2021 / in Movimento Satvana

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